
Da un anno il gruppo giovani di ItaliaAdozioni organizza dirette Instagram con ragazze e ragazzi che incontrano sui Social e che hanno collegamenti con il mondo dell’adozione. A settembre 2022 abbiamo intervistato il seguitissimo TikToker Arnold. Tra chiacchiere e tanti sorrisi ci ha spiegato come parla di adozione attraverso un mezzo potentissimo: l’ironia.
Arnold sarà uno dei relatori al Convegno organizzato da ItaliaAdozioni il 26 novembre a Milano: “I giovani e la speranza nel futuro”. A brevissimo on line tutte le info su questo importante appuntamento. Informati e segui le nostre pagine per saperne di più.
L’ironia abbraccia il mondo dell’Adozione
L’ironia, secondo voi, può abbracciare il mondo dell’adozione, fatto anche di momenti di criticità, di vissuti complessi e talvolta dolorosi?
A quanto pare sì!
l video di Arnold ne sono la testimonianza, seguitissimi da 633,1K di followers (seguaci).
Chi è Arnold
Ora soffermiamoci di più su Arnold, che si racconta così:
“Ciao, mi chiamo Arnold, ho 21 anni. Sono un ragazzo adottato molto estroverso e vivace. Sono uno studente universitario e nel frattempo lavoro. Amo lo sport. Mi piace stare in contatto con le persone e soprattutto ridere e scherzare in loro compagnia.”
Come si può leggere dalla risposta, ad Arnold piace ridere e scherzare, caratteristiche portanti dei suoi video su Tik Tok, allegri e auto-ironici, che gli permettono di arrivare a tanti giovani come lui e parlare di svariati temi (a volte “scottanti”) col sorriso.
Il potere di un TikToker
Facciamo un passo indietro e capiamo insieme chi è un TikToker: un TikToker è un utente che esegue brevi filmati in questo nuovo social, TikTok, conosciutissimo tra i giovani.
Arnold spiega di quante richieste e domande assurde, la gente curiosa gli ha sempre fatto riguardo alla sua adozione. Episodi e domande di questo genere rappresentano uno dei tanti motivi per cui lui e la sua famiglia hanno scelto di creare filmati simpatici che raccontassero l’adozione.
Questo genere di format, nel rendersi simpatici e talvolta anche ridicoli, a parer suo, è il modo migliore per arrivare “dritti al punto”, per poter parlare anche di temi più complessi con un velo di ironia: chi guarda si diverte, sorride, ma il messaggio importante passa, arriva.
Possiamo dedurre, quindi, che ironia e adozione insieme sono un’accoppiata vincente!
Arnold & Family (@4rnol4)
I complici di questo meraviglioso progetto di divulgazione ironica sull’adozione sono i suoi familiari che, cimentandosi in scene “teatrali” di vita quotidiana, rendono il quadretto unico e simpatico. Attraverso questi video brevi, lo scopo della famiglia è quello di condividere consigli, spunti di riflessione per arrivare agli altri e spronare i giovani che, come Arnold, vorrebbero raccontarsi in chiave simpatica.
Proseguendo su questa strada del sorriso, Arnold ci vuole deliziare raccontandoci un aneddoto che ha coinvolto, lui e la sua famiglia, e che può aver segnato l’inizio dell’attività su TikTok:
“Una volta, da piccolino, mi trovavo a Napoli con la mia famiglia. Ero al matrimonio di amici. L’amica di mamma aveva chiesto che io e mio fratello facessimo da paggetti e che portassimo noi le fedi all’altare. Conclusa la cerimonia, ci dirigemmo a fare le foto sul lungo mare. Mentre eravamo lì, i passanti ci guardavano incuriositi. Una signora si avvicinò e in modo buffo chiese a mia madre:
“Signó, comm so belli ste creature, ma a quanto li avete affittati?”. Mia madre rispose, sorridendo: “Nooo sono figli nostri!””.
Adozione e ironia, una cosa seria
Adozione, una parola che ha un ruolo importante nella vita di Arnold, infatti conclude dicendo:
“L’adozione per me è uno scambio reciproco di affetto: il genitore dona l’affetto di cui necessita al bambino, ma allo stesso tempo, il bambino permette ai genitori di dare quel senso di completezza e unicità, tipica di ogni famiglia.”
Arnold nella sua giovane età ha centrato il segno: ogni realtà di adozione è unica e complessa, ma l’importante è che sia caratterizzata dall’affetto e dal bene reciproco tra genitori e figli.
Francesca Satragno
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Ironia, uno strumento per le famiglie adottive
Vale la pena ricordare che l’umorismo nasce dal sentimento del contrario, ovvero dalla riflessione sul dramma che si nasconde dietro il sorriso. Coltivare l’ironia non risolve se l’offesa e l’invadenza sono gravi, ma porta comunque a vivere meglio, pur non tralasciando di fornire insegnamenti di vita con una battuta. C’è un filo sottile che unisce ironia e intelligenza, perché le freddure ironiche implicano capacità di indagare, comprendere e decodificare la realtà e le persone, coglierne vizi e virtù per poi sintetizzare il tutto. Coltivare l’ironia ci aiuta a non interpretare ogni parola o situazione come un affronto personale. Una volta inteso che non possiamo piacere a tutti e spiegare tutto di noi, proseguiamo la nostra strada senza cercare a tutti i costi l’approvazione e il consenso altrui. E ricordiamo la celeberrima frase del ‘68: “Una risata vi seppellirà”, che, pur in un contesto storico diverso, esalta la risata o il sorriso come strumento capace di mettere in crisi lo status quo e le credenze superate.
Ironia e progetti di ItaliaAdozioni
Arnold & Family si inseriscono nella mission di ItaliaAdozioni di divulgare una corretta cultura dell’adozione e dell’affido tra le persone che non conoscono questo mondo.
A questo riguardo ti invitiamo a visionare:
- l’intervista di Arnold su IG: l’ironia per smontare stereotipi e pregiudizi
- I fumetti di Cara adozione 2 : ogni capitolo del libro è corredato da una vignetta ironica per stemperare gli animi con un sorriso, dopo aver sviscerato tematiche importanti con l’aiuto di professionisti.
- Casa Surace: “Le parole da non dire quando si parla di adozione” che chiude la ricerca ICONA (Italy and Current Opinion oN Adoption), in collaborazione con 7 università italiane, che si interroga sulla percezione dell’adozione da parte degli italiani. . Sul canale YouTube di ItaliaAdozioni puoi trovare una playlist dedicata che racchiude i video dei professori dei 7 atenei che illustrano in modo professionale la ricerca (come si sentono le famiglie, la scelta di adottare, l’attaccamento, i pregiudizi, i media e l’adozione, il riconoscimento sociale di famiglie e figli, etc).
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