La costruzione della genitorialità adottiva si presenta come un processo lungo che si snoda nel tempo: prima, durante e dopo l’arrivo del bambino.

La costruzione della genitorialità adottiva si presenta come un processo lungo che si snoda nel tempo: prima, durante e dopo l’arrivo del bambino.
Conoscere l’adozione di minori è il modo migliore per entrare in un mondo di esperienze umane e familiari che, in Italia, coinvolge almeno mezzo milione di persone.
La ricerca si è posta l’obiettivo di affrontare due importanti questioni sull’adozione: le percezioni e le rappresentazioni del fenomeno dell’adozione, in particolar modo del bambino adottato, ed il livello di integrazione del bambino adottato in classe.
Breve riflessione sulle Linee Guida ministeriali per il Diritto allo Studio dei minori adottati e sulle possibili potenzialità della loro applicazione.
La grande sfida nell’adozione è non far sentire il bambino da solo ma accoglierlo in un abbraccio che, come suggerisce il libro di Grossman, non nasconda le diversità ma che le tenga insieme.
Le ricerche e gli studi della letteratura condotti sulla famiglia adottiva sottolineano
l’importanza della qualità delle relazioni familiari, come principale fattore protettivo.
Usare le parole in modo adeguato evita l’insorgere di dubbi, malintesi e frustrazioni, in particolare quando si affronta un tema delicato, complesso e forse a volte anche trascurato, come l’Adozione.
La sesta edizione del concorso nazionale “L’adozione fra i banchi di scuola”, nato con l’obiettivo di favorire una migliore cultura dell’adozione fin da piccoli si è conclusa. Con grande piacere proclamiamo oggi i vincitori.
Il racconto di un’esperienza di affidamento a tempo parziale, che consiste nell’accoglienza di un minore per alcune ore al giorno o alcuni giorni la settimana da parte di una famiglia o di un singolo, valutati idonei.
La diffusione di certi pregiudizi o percezioni negative sull’Adozione può essere favorita dai mezzi di comunicazione di massa.
L’accoglienza: un fondamento da riscoprire e valorizzare
“Af-fidiamoci”, ne vale la pena!