Condividi
03 Dicembre, 2020

Le frasi da NON dire quando si parla di adozione

Casa Surace e ItaliaAdozioni per mettere in luce gli stereotipi

Il video, realizzato da Casa Surace con ItaliaAdozioni, è stato ideato per contribuire a mettere in luce gli stereotipi legati al tema dell’adozione e rientra nel progetto della ricerca nazionale IconA (Italy and Current Opinion oN Adoption) realizzata dall’Associazione in collaborazione con i docenti di sette atenei d’Italia. 

Oltre alla divulgazione scientifica dei risultati e alle attività di approfondimento in calendario, il progetto IconA prevede azioni di sensibilizzazione degli italiani sul tema dell’adozione. Dalle oltre 1000 interviste campione realizzate per indagare  “la percezione dell’adozione in Italia”, è emerso che i nostri connazionali vivono la realtà adottiva con empatia ed emozioni positive, ma anche con qualche pregiudizio. Le idee della sceneggiatura sono frutto del lavoro svolto sui risultati della ricerca circa gli stereotipi.  

Il video di Casa Surace in pochi minuti, attraverso il coinvolgimento, il linguaggio immediato e l’ironia “estremizza” alcuni pregiudizi che vivono le famiglie adottive e con un sorriso, mantenendo sempre il giusto equilibrio tra spontaneità, satira leggera e divertimento, porta a riflettere sui comportamenti rappresentati dagli attori: due genitori, un figlio, due ospiti e l’adozione. E’ una famiglia adottiva a raccontarsi e a mostrare come è vista agli occhi di chi non sa che esiste un pregiudizio latente, un pregiudizio che passa per le parole e ferisce anche quando non è frutto della malafede, ma di ingenuità ed ignoranza.

Qual è l’obiettivo del video di Casa Surace

Il video virale è efficace per portare l’attenzione del grande pubblico su un tema importante, che si vuol far conoscere senza avere la pretesa di affrontare in modo compiuto né tanto meno esaurire l’argomento. Nel titolo è chiaro il messaggio: cosa “NON dire” sull’adozione, che è ben diverso dal “cosa dire”.  La finalità del video è coinvolgere il grande pubblico, secondo la mission di ItaliaAdozioni: CONOSCERE L’ADOZIONE, AIUTA L’ADOZIONE

La reazione sui social

Un milione e ottocentomila visualizzazioni solo su Facebook: obiettivo raggiunto. Moltissimi i commenti di chi si è sentito travolto dalle martellanti battute di Casa Surace e in tanti hanno ringraziato per aver trattato un tema delicato con ironia. D’altro canto, Casa Surace, non è alla prima esperienza di comunicazione sociale. Il gruppo che ci lavora conosce bene gli ingredienti e le gag che possono far sorridere il pubblico, anche divulgando temi importanti.

La stragrande maggioranza dei commenti sono positivi, molti entusiasti; alcuni genitori adottivi hanno condiviso le loro risposte ironiche in situazioni simili, mentre altri hanno espresso la rabbia e il fastidio nei confronti di frasi infelici rivolte a loro e ai loro figli; i commenti dei figli hanno espresso commiserazione verso l’ignoranza, ma anche un certo distacco, mostrando di aver imparato a non farsi scalfire più di tanto, alcuni, infine, esprimono serenità per essersi sentiti difesi e protetti dai genitori quando erano piccoli.

-Ricordo a scuola la mia insegnante di italiano, rivolgendosi alla mia compagna adottata in India: ‘Anche noi stavamo pensando di adottare per dare più colore alla famiglia’.

– Figlio adottato a 5 mesi e ancora mi chiedono: ‘Come avete fatto per la lingua?’.

– Cercano sempre di trovare somiglianze tra genitori adottivi e figlio. Mah, gli sembrerà una cortesia.

-Bisognerebbe abbandonare l’idea che adottare un figlio significhi ‘meno figlio’. Alla domanda: ‘Adottereste un figlio?’ spesso rispondono: ‘Certo, ma prima vorrei provare ad avere un figlio mio, che ho fatto io; qualora non avessi la possibilità, lo adotterei.’ Quando finirà tutto questo?

– Io voglio assaggiare la caciocavallette!!

-Video in chiave ironica, ma quanto vero! Anche se non mi riguarda personalmente, è la dimostrazione lampante che la gente non si fa mai i fatti suoi.

– Grazie per aver parlato di adozione troppo spesso dimenticata.

– A me fa venire un’ansia enorme perché vorrei prendere quei due a schiaffi.

– Argomento affrontato con i doverosi pugni nello stomaco. Splendidi!

– Come affrontare argomenti pesanti e scomodi con la semplicità, l’umiltà, la spensieratezza che vi contraddistingue. Un grazie sincero.

– Adottata a poco più di un anno. Grazie per la sensibilizzazione per questo tema delicato.

– Apprezzo l’impegno e la bontà dell’iniziativa, ma non mi è piaciuto il modo in cui i temi sono stati affrontati (…) concludo dicendo che ci sono in giro persone veramente ignoranti, se questo era il senso del video, ci siete riusciti alla grande.

– Aspettavo da anni questo video. Io sono stata adottata da una famiglia meravigliosa!

– Vedere fino in fondo la clip senza urlare dalla rabbia e dal fastidio per l’ignoranza (rappresentata in modo eccellente), è stata una sfida, ma ho apprezzato moltissimo.

– Qualche commento infelice l’ho ascoltato anche da parte di compagni di classe……

Perchè vedere questo video?

L’abbiamo chiesto a Federico Guercio, giovane videomaker che non conosce l’adozione.“Perchè il tema dell’adozione, se non conosci qualcuno che è stato adottato o ha adottato,  non è assimilato fino in fondo,  dai più è mal compreso. Perché di solito l’adozione è accostata a parole che mettono soggezione: DIVERSITA’, INCLUSIONE, ACCOGLIENZA, solo per citarne alcune. Il video tocca questi punti con molta intelligenza e nell’unica maniera possibile per avvicinare lo spettatore ad un tema così lontano dal suo quotidiano: la satira e l’autoironiaQuesto video va visto per non sentirci più spaventati da chi ha una storia differente dalla nostra e attraverso l’ironia sentirci un po’ meno diversi e un po’ più simili”.

Decoration sticker
Decoration sticker
Decoration sticker
Decoration sticker