
In questo articolo descriviamo “La settimana dell’adozione”: il bellissimo percorso di formazione all’adozione organizzato a Pavia. Se sei interessato a promuovere nella tua realtà una o più delle azioni descritte, scrivici a redazione@italiaadozioni.it.
Grazie di cuore a tutte le persone che si sono prestate e prodigate per la realizzazione di questo incredibile progetto.
“Vola solo chi osa farlo”, disse Zorba il gatto.[i]
Questa la suggestione che sintetizza un percorso durato tre mesi e suddiviso in tre azioni: iniziato il 2 ottobre 2019 presso la Sala Broletto di Pavia e, nella stessa sede, conclusosi il 18 gennaio 2020.
Un programma, tanto ambizioso quanto necessario, per divulgare una consapevole cultura dell’adozione: formare e sensibilizzare tutti i soggetti che a vario titolo hanno in carico l’educazione e la formazione degli alunni figli adottivi, docenti in primis, dando loro la consapevolezza del ruolo, la conoscenza di un linguaggio adeguato e l’importanza del giusto clima di apprendimento. Queste sono le condizioni imprescindibili e necessarie per rendere il percorso di vita dei nostri ragazzi scevro da pregiudizi, luoghi comuni e, a volte, pietismo.
Tanti gli enti istituzionali, le strutture sanitarie e le associazioni di volontariato di Pavia che hanno patrocinato l’iniziativa: l’Università degli Studi, la Provincia, il Comune, l’Azienda Socio Sanitaria Territoriale, l’Istituto Neurologico Mondino, l’Ufficio Scolastico Territoriale, l’Istituo Comprensivo di Corso Cavour, il Rotary Club, il Centro Servizi al Volontariato Lombardia Sud e la compagnia teatrale In Scena Veritas.
La prima azione, iniziata il 2 ottobre e terminata il 4 dicembre, ha visto realizzato un percorso formativo rivolto al personale della scuola ed a tutti gli attori coinvolti nell’istituto dell’adozione. Dieci momenti formativi, otto dei quali condotti da relatori di altissimo spessore del mondo accademico, sanitario, sociale, che hanno promosso cultura, sensibilizzazione e riflessione. L’inserimento dell’azione formativa sulla piattaforma S.O.F.I.A. ha visto la partecipazione di un nutrito gruppo di insegnanti. Gli ultimi due incontri sono stati tenuti dai genitori adottivi e dai figli adottati adulti che hanno condiviso le loro esperienze personali. Il racconto di luci ed ombre dei percorsi scolastici di ciascuno ha contribuito a completare la teoria appresa con la realtà scolastica e la quotidianità.
“Come ricercatrice che si occupa dei temi dei minori e della scuola, la Settimana dell’adozione è senz’altro un modello da prendere ad esempio per realizzare una società accogliente e inclusiva, fondata sul rispetto dell’altro e la valorizzazione delle differenze; come madre adottiva, è una speranza per la costruzione di un futuro migliore per tutti i bambini e le bambine adottate e per i miei stessi figli”, afferma la prof.ssa Giuditta Matucci, ricercatrice confermata di Diritto costituzionale presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli studi di Pavia, che nel primo incontro ha affrontato gli aspetti giuridico-costituzionali del minore adottato.





La seconda azione, iniziata il 5 dicembre e conclusasi il 13 dicembre, è stata indirizzata agli alunni delle scuole dell’infanzia e delle primarie. Attraverso la visione dello spettacolo teatrale ROSAPILLA ispirato alla fiaba “Il Compleanno di Rosapilla”, prodotto e realizzato dalla compagnia teatrale ISV, i bambini e le loro insegnanti hanno visto e sentito raccontare come si diventa famiglia adottiva. La settimana successiva alla rappresentazione teatrale diversi genitori adottivi, opportunamente formati, sono andati nelle classi per riprendere il tema dell’adozione con i bambini e rispondere alle loro domande.
Infine la terza azione: il 18 gennaio, presso la sala Conferenze Broletto, la compagnia teatrale ISV, ha proposto la lettura scenica di alcune lettere tratte dal libro “Cara adozione”, concludendo con grande emozione questo percorso, un “volo” nel mondo dell’adozione.
Consapevolezze ed auspici sono stati i nostri compagni di viaggio.
La consapevolezza che la scuola, solo se competente nella costruzione di percorsi di inclusione delle tante diversità presenti nella realtà sociale, può veramente dirsi rispettosa delle differenze e mettere ogni alunno nella condizione di scoprire, valorizzare ed esprimere al massimo il proprio potenziale.
L’auspicio è quello unanime, raccolto nei tanti suggerimenti pervenuti: continuare nella divulgazione, creando moltiplicatori di consapevolezza ed inclusione. Perché conoscere l’adozione aiuta l’adozione.
Mariagrazia Masulli
[i] ”Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare” di Luis Sepulveda, ed. Salani, 2018
[i] “Il compleanno di Rosapilla”, Lella Bae, ed. Jouvence,2014
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