
Se nella tua tesi di laurea o di dottorato hai trattato argomenti quali l’adozione o l’affido, contattaci: redazione@italiaadozioni.it. Saremo ben lieti di valorizzare la tua ricerca e di diffonderla tra operatori e famiglie che hanno a cuore questi temi.
Non avevo mai preso in considerazione la possibilità di avvicinarmi alla psicologia familiare e delle relazioni interpersonali.
Ho intrapreso la mia carriera universitaria in psicologia in maniera semplice, tra dubbi e certezze, di cui una in particolare: non volevo lavorare con i bambini. Non sentivo l’esigenza di doverlo fare né tantomeno mi sentivo di poter ricoprire questo ruolo al meglio.
Durante i miei primi anni di università ho deciso di intraprendere io stessa un percorso di psicoterapia e mi è stato consigliato di rivolgermi ad un professionista specializzato in psicoterapia familiare.
Da quel momento, il mio progetto di vita e di studio ha subito un’evoluzione: l’idea preconfezionata di non voler lavorare con i minori cominciava repentinamente a trasformarsi in qualcosa di adatto e giusto per me. Ho compreso cosa significa realmente essere una famiglia: un sistema costituito da parti, in cui ognuna ha un compito ed un ruolo; se una di esse rompe l’equilibrio, tutto il sistema subisce dei cambiamenti ed è qui che si inserisce il professionista, con lo scopo di tutelare i minori e le famiglie stesse.
Così, ad aprile 2021, ho deciso di redigere la mia tesi magistrale in ambito adozioni.
Questi cinque anni di studio mi sono serviti a fare chiarezza e a decidere di voler perseguire una strada che sento come una vocazione: aiutare le famiglie a ricostruire un legame perduto, a decostruire un legame disfunzionale o semplicemente a fare chiarezza tramite il mezzo più potente nel nostro campo: la parola.
L’esperienza al Centro Adozioni di Firenze
Dopo aver maturato l’idea di voler scrivere un elaborato finale nel campo delle adozioni, sono giunta, insieme alla mia relatrice di tesi, all’idea di focalizzare il mio studio sugli esiti adottivi, successo e fallimento, e sui principali fattori che possono favorire o meno, determinati esiti. Mi sono basata principalmente sul ruolo dello stile di attaccamento.
Oltre ad esaminare la letteratura nazionale e quella internazionale, ho avuto la possibilità di effettuare un colloquio personale con le assistenti sociali che lavorano presso il Centro Adozioni di Firenze.
Il Centro Adozioni è una realtà prettamente toscana e il primo centro fondato è stato proprio quello di Firenze. Attraverso la narrazione delle operatrici ho potuto comprendere quali sono le difficoltà del bambino adottivo, dei genitori e delle istituzioni stesse, e di come queste difficoltà, insieme ai principali fattori di rischio, possano favorire in percentuale maggiore un fallimento adottivo.
L’obiettivo principale del mio lavoro di tesi è stato quello di capire come lo stile di attaccamento potesse inserirsi nella dinamica degli esiti adottivi.
Mi sono chiesta se fosse possibile che lo stile di attaccamento, che si forma con i genitori biologici, e il conseguente stile di attaccamento, che si forma invece con i genitori adottivi, potessero essere delle variabili significative per evitare il fallimento o per promuovere il successo.
È emerso che lo stile di attaccamento sicuro ricopre un ruolo indubbiamente importante, poiché è l’unico fattore in grado di proteggere da un esito negativo dell’adozione.
L’attaccamento sicuro è contraddistinto da un grande sentimento di sicurezza e fiducia da parte del bambino verso il genitore, come figura principale di accudimento: ciò significa avere la certezza di poter essere accuditi, rassicurati e di aver fiducia nella responsività dell’altro.
La riflessione dal punto di vista dei professionisti: favorire il successo adottivo
Il mio progetto di tesi è stata un’occasione unica per poter comprendere a fondo quali sono le dinamiche e le difficoltà presenti ad oggi nel campo concentrandomi su ambedue le adozioni nazionali ed internazionali.
Sono bambini che hanno subito un trauma importante: il trauma dell’abbandono.
Cosa significa per un bambino perdere il legame con la sua principale figura di attaccamento? Cosa significa sentirsi solo, abbandonato e spesso, non voluto? Cosa comporta, a livello psicologico, l’inserimento in una famiglia sconosciuta, sia a livello culturale che affettivo?
Sono domande che possono trovare risposta soltanto grazie all’aiuto di un’equipe di professionisti, specializzati nel campo e pronti ad ascoltare i bambini e le famiglie.
In due webinar (giugno 2020) promossi dall’Istituto degli Innocenti di Firenze a cui ho partecipato, è stato più volte affrontato il tema del successo e del fallimento adottivo,e di come quest’ultimo possa essere evitato attraverso l’unione delle forze di tutti i professionisti psicologi, avvocati, assistenti sociali e insegnanti.
È risultata di fondamentale importanza l’indagine del percorso adottivo a partire dal primo momento in cui avviene la decisione di adottare da parte dei genitori, fino al post-adozione, che non si riferisce soltanto al primo anno pre-adottivo ma anche a tutto ciò che viene dopo, e che racchiude sviluppi differenti ma comuni a tutti i membri della famiglia.
Lo stile di attaccamento sicuro come possibile salvezza
Un quadro perfetto: due genitori che salvano un bambino da un destino funesto, e ormai inevitabile, all’interno di una cornice bianca, luminosa e calda. Ecco, questa è solo un’idealizzazione.
Tramite la mia esperienza e i miei studi, ho potuto comprendere che nessuna famiglia, neppure quella biologica, è perfetta. Ogni famiglia ha le sue crisi, ogni genitore sbaglia e ogni figlio è diverso in quanto persona. È importante, all’interno della dinamica adottiva, provare a instaurare uno stile di attaccamento sicuro con il proprio bambino adottivo.
Ciò significa proteggerlo, comprenderlo, fargli sentire la propria vicinanza rispettando i suoi spazi e i suoi tempi; dargli la possibilità di comprendere se stesso e gli altri, e di poter accedere alla propria storia passata.
L’adozione è un percorso a due vie: donare una nuova vita a un bambino a cui è stata negata e, al tempo stesso, dare la possibilità a un adulto di diventare genitore.
Ludovica Artuso
Università degli studi di Firenze
Facoltà di Psicologia
Corso di Laurea Magistrale in Psicologia Clinica e della Salute
Titolo della tesi di laurea: Il ruolo dello stile di attaccamento nel successo o nel fallimento adottivo
Relatrice: Prof.ssa Luisa Puddu
Leggi l’abstract della tesi
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